Sono passate alcune settimane dal nostro viaggio di agenzia a New York e, come promesso, ecco qualche prima considerazione su quello che ci ha colpito di più. Vi avevamo già parlato dell’impressione che, appena messo piede in città, ci aveva fatto l’aggiornamento dell’iconico logo I ❤️ NY.
Restando ancora nel campo della comunicazione o, meglio, del Travel Storytelling, vi presentiamo un elenco breve, personale e (assolutamente!) non esaustivo delle attività commerciali che abbiamo visitato e che ci hanno colpito in modo particolare.

Negozi, locali, ristoranti: nella nostra lista troverete realtà molto diverse, che non sono legate tra loro da continuità di stili o contenuti, quanto piuttosto da un particolare “spirito” urbano che le anima. Possono essere attività storiche o aperture recenti, realtà consolidate negli anni con una clientela affezionata oppure novità che hanno attirato l’attenzione di residenti e turisti.
Il tratto importante, per noi, è il loro carattere di indipendenza e unicità, tanto nell’offerta dei prodotti o servizi, quanto nella capacità di diventare un vero e proprio punto di riferimento per il quartiere, interpretando l’anima peculiare dei suoi abitanti.

Non un’impresa facile, se pensiamo che stiamo parlando di una metropoli con oltre 8 milioni di abitanti, in cui il cambiamento continuo è la norma e la pressione sociale ed economica fortissima, quasi sempre a scapito delle piccole realtà. Insomma, una declinazione commerciale di quanto cantava Frank Sinatra:

If I can make it there
I’ll make it anywhere
It’s up to you
New York, New York

Che sia grazie alla passione dei loro gestori, al pezzo di Storia che è passato tra quelle pareti, oppure più semplicemente all’unicità delle loro proposte, si tratta in tutti i casi di realtà resistenti che – in contrasto con l’onda omologante che tende ad appiattire tutte le città nel mondo sui medesimi servizi e offerte (e molto spesso il modello è, o era, la stessa New York) – nutrono il paesaggio urbano e interpretano in modo personale gli slanci creativi dei newyorkesi, storici o acquisiti. Ancora più rilevanti in questi anni di post-pandemia, dopo un periodo molto buio (soprattutto per le grandi città), in cui impoverimento commerciale e appiattimento culturale sono stati rischi concreti.

Pensiamo che, quando si viaggia, ricercare storie di questo tipo non sia (soltanto) un modo per soddisfare la nostra propensione consumistica, quanto piuttosto una modalità turistica alternativa alla visita delle “normali” attrazioni.

Andare a caccia di queste realtà, incontrare chi ci lavora o le ha fondate, farsi raccontare come sono evolute – e, soprattutto, come sono cambiati il quartiere e gli abitanti nel frattempo – significa incontrare un flusso di storytelling urbano vivo e in evoluzione. Un’attitudine al viaggio che, soprattutto nei grandi centri abitati, secondo noi favorisce un’immersione più autentica nelle storie che, ognuna per la propria piccola parte, hanno contribuito e contribuiscono ogni giorno a dare forma alle città.

Ma ora è tempo di condividere le nostre scoperte: note dello smartphone (o pin di Google Maps) alla mano, partiamo!

Manhattan

 

Lower East Side

Economy Candy

È il più antico negozio di dolciumi della città, attivo dal 1937 in una (relativamente per gli standard americani) piccola bottega del Lower East Side, stipata fino all’inverosimile di ogni tentazione a base di zucchero e sciroppi colorati, comprese irresistibili riedizioni di caramelle dalle confezioni vintage e un intero scaffale di Pastiglie Leone, che sarebbe difficile trovare anche in Italia. Non a caso lo slogan recita, senza troppi giri di parole: If they make it, we have it.

Sweet Pickle Books

Avreste mai pensato di vendere insieme, nello stesso negozio, libri e cetriolini sott’aceto? Come no? Un concept ironico che anima tutta la comunicazione di questo piccolo hipster spot specializzato in libri, riviste, fumetti e vinili nuovi e usati e che, in alcuni giorni della settimana, vi permette di scambiare i vostri vecchi libri con un barattolo di pickles giganti (rigorosamente bio!).

 

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Susan Alexandra

Lo abbiamo scoperto per caso, confessiamo, ma è stata una delle tappe più apprezzate (e Instagrammate) del nostro viaggio! Una piccola bottega in cui tutto è artigianale e dove possiamo trovare gioielli, borse, accessori e oggetti per la casa con un unica regola: che sia tutto il più colorato possibile. E quando diciamo colorato, intendiamo pareti con ceramiche gialle, paillettes a più non posso, dettagli decorativi anche dove non avremmo mai immaginato di trovarli (chi avrebbe mai pensato di desiderare un portacandela a forma di rana? Eppure, eccoci qua.)

 

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Coming soon

Con tutta probabilità il negozio di articoli per la casa più eclettico e sorprendente in cui abbiamo mai messo piede. Da interi mobili e sedute per il soggiorno a oggettistica per la casa e la cucina, ma anche libri, candele, portacenere, vasi, tappeti, tessili… Tutto è colorato, vivace, affusolato, brillante: se cercate sempre un pretesto per far entrare la stravaganza in casa, questo sarà il vostro paradiso. E una nota di merito anche per quanto riguarda i fornitori, tutti brand emergenti, locali o comunque di piccole dimensioni: frequentare il negozio (o il suo account Instagram) significa affacciarsi sulle novità dell’interior design fuori dai grandi circuiti.

 

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Chinatown Fair Family Fun Center

Una storica sala giochi nel cuore della Chinatown di Manhattan, piena di neon, schermi, musiche assordanti e nostalgiche vibes anni 80. Specializzata inizialmente nei videogiochi da combattimento, oggi offre sostanzialmente ogni tipica attività da sala giochi – biliardo, freccette, skeeballs, dance game, karaoke eccetera – ma ingigantita New York-sized (e a prezzi contenuti).

 

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Greenwich Village

Village Revival Records

Quartiere diverso (l’iconico e creativo Greenwich Village), stesse vibrazioni positive per la passione evidente di chi porta avanti un’attività che, seppur si possa considerare quasi anacronistica (vendere musica fisicamente), continua a resistere e ad essere un baluardo del Village. Tra stretti corridoi stipatissimi di vinili e CD, potrete scambiare quattro chiacchiere con il proprietario Jamal e, se siete fortunati, con bobby, leggendario e altissimo personaggio newyorkese.

Comedy Cellar

Avete presente il classico setting da stand up comedy, no? Un muro di mattoni rossi, un palco rialzato con fanale, microfono e i tavolini del pubblico di fronte. Bene, è molto probabile che questo pattern sia nato ricopiando quello dello storico Comedy Cellar, locale sotterraneo che dal 1982 alimenta l’anima più pungente e dissacrante della comicità newyorkese (e quindi statunitense, e quindi mondiale) e che ha contribuito a lanciare nomi leggendari come Louis C.K., Dave Chappelle, Aziz Ansari e moltissimi altri. Per chi ama il mondo dello spettacolo, godersi un set, qui sotto, è come vedere una partita di calcio al Maracanà.

Pop Up Grocer

Anche in questo caso, una scoperta casuale ma apprezzatissima. Da quanto abbiamo capito, si tratta – come dice il nome – di uno shop Pop Up dedicato all’alimentazione, poi diventato stabile. Alimentazione sì, ma non immaginatevi il minimarket sotto casa: qui il packaging di ogni prodotto è curatissimo, la disposizione ordinata e minimale, l’atmosfera trendy e informale come dentro a un Apple Store. Ovviamente, anche i prodotti sono di un’altra categoria (almeno nell’apparenza), versioni ricercate di ciò che potremmo trovare nel negozio sotto casa: cioccolate da tutto il mondo, mille tipi di latti vegetali, specialty coffee, prelibatezze curiose da tutto il mondo (soprattutto di cucina asiatica e italiana). E poi un dettaglio che ci ha fatto sorridere: qui conoscono, e praticano, l’usanza del caffè sospeso!

 

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East Village

Ray’s Candy Shop

Eccoci nel Village ad est, cugino meno patinato e celebrato del suo corrispondente ad ovest ma, almeno ai nostri occhi, capace di preservare meglio le tracce delle controculture anni ’60 e ’70 che avevano reso così vive queste zone della città. Questo microscopico locale corrisponde a una tipologia di attività che non ha un corrispondente da noi: a dispetto del nome, non vende caramelle, quanto invece patatine fritte, gelati, milkshake, Oreo fritti (sì, avete letto bene) e egg creams, una bevanda vintage tutta newyorkese composta da latte, acqua gassata e sciroppo al cioccolato o alla vaniglia. Il proprietario, Ray, è un agilissimo 90enne di origine iraniana che dal 1974 delizia a suon di picchi glicemici tutti gli abitanti del quartiere.

 

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Mr. Throwback

Un’altra scoperta casuale: nascosto tra i viali alberati e le tipiche case newyorkesi con la scala d’emergenza in ferro, questo negozi di vestiti usati è specializzato in abbigliamento sportivo vintage – rigorosamente statunitense, quindi basketball, football e baseball. Non si tratta però di un mercatino in cui trovare vecchie magliette e cappellini brandizzati, ma di uno store che ricerca e seleziona capi particolarmente rari e ricercati. Tutto conservato alla perfezione e con la possibilità di avanzare anche richieste specifiche: se siete appassionati di sport USA, e avete qualche dollaro da spendere, è un indirizzo da segnare!

 

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Village Works

Piccolissima libreria e galleria d’arte, nata da pochi anni ma già rilevante nelle dinamiche del quartiere per le iniziative che organizza e gli eventi che ospita. Quasi interamente specializzata in opere a tema New York, è il posto giusto se cercate quel magazine underground introvabile che farà invidia a tutti i vostri amici creativi una volta tornati a casa.

 

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Army & Navy Bags

Anche in questo caso si tratta di una piccolissima realtà, un negozietto che è facile tralasciare sulla trafficata Houston Street, ma che contiene la storia del tutto particolare di Henry Yao, il proprietario cinese amatissimo nel quartiere che è sempre pronto a scambiare quattro chiacchiere lungo la strada e ad accogliere i tanti turisti (e personaggi famosi) attratti dalla sua popolarità social. Anche i prodotti che vende, certo, fanno la loro parte: abbigliamento ed equipaggiamento militare, caccia&pesca, o più in generale sportivo, in parte nuovo e in parte usato, con alcuni pezzi vintage davvero sorprendenti (e relativamente economici!).

 

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Panna II

Un ristorante indiano pieno di bandierine, led, festoni, lucine, decorazioni. Serve sapere altro per sceglierlo per la cena? A noi sembra sufficiente.

 

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Midtown

KULE at Rockefeller Center

Nella zona più “centrale” e turistica di Manhattan non è facile scovare realtà che si discostano dalle grandi catene internazionali, ma nell’elegante scenario Art Déco del Rockefeller Center ci siamo imbattuti in due vetrine che hanno catturato il nostro sguardo. La prima corrisponde al brand di abbigliamento KULE,  indipendente e New York-based, che guarda a un immaginario preppy tipicamente statunitense per lanciare collezioni ispirate di volta in volta al tennis, alla stagione balneare o sciistica.

 

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Flipper’s Roller Boogie Palace

A due vetrine di distanza, ecco invece lo store di uno storico brand cittadino (ancora oggi a gestione famigliare) legato all’universo streetwear e in particolare al roller skating. Attivo dalla fine degli anni ’70, epoca d’oro del pattinaggio urbano in cui era verosimile immaginare che il futuro si sarebbe spostato su ruote in linea al ritmo della Disco music, Flipper’s Roller Boogie Palace propone pattini, accessori per lo skating e abbigliamento, il tutto in uno store che sembra la ricostruzione di una discoteca anni ’70. Ah, e a dimostrazione che il roller skating è più vivo che mai, in estate sono loro i promotori dell’arena di pattinaggio installata al centro del Rockefeller Center e delle serate musicali che lo animano.

Burger Joint

Nascosto dietro alla facciata di un hotel (e alla sua lobby, e al bar, e ai bagni) c’è forse quella che anni fa poteva essere considerata l’hamburgeria più segreta della città (e, per alcuni, anche la più buona). Oggi è invece abbastanza invasa da turisti e newyorkesi, soprattutto negli orari di punta e nei weekend, ma l’atmosfera e la qualità di panini e milkshake secondo noi valgono l’esperienza (e la coda).

 

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Fishs Eddy

Praticamente di fronte al famosissimo Flatiron Building, ecco un negozio di articoli per la casa (un altro!) specializzato in utensileria da cucina: tazze, piatti, bicchieri, posate e tutto il necessario per la tavola. Nato negli anni ’80 come rivenditore di stoviglie sfuse e spaiate provenienti da hotel, ristoranti e locali della città, oggi mantiene questo spirito da “mercato” urbano grazie a oggettistica vintage, ma si è anche arricchito con pezzi nuovi, che nella totalità dei casi sono frutto del lavoro di piccoli artigiani, designer o artisti della città.

 

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Brooklyn

 

Sauced

Locale scoperto su Instagram, aperto di recente in una delle zone più cool di Brooklyn, Williamsburg, patria del (fu?) hipsterismo. Vineria con prodotti di qualità e importati, piuttosto ispirata al mondo europeo-mediterraneo sia per quanto riguarda l’atmosfera (molto rilassata, con grandi tavoli da condividere, perfetta per uscire con gli amici – c’è anche un bellissimo giardino interno da sfruttare con la bella stagione) sia per l’offerta, che ricalca l’idea di aperitivo/cena con piccole tapas che è difficile ritrovare in locali  tipicamente americani. Ah, organizzano anche serate con ospiti giovani chef e musica dal vivo!

Nitehawk Cinema

Una Mecca per i cinefili appassionati di film indipendenti: due location a Brooklyn che propongono ogni giorno, più volte al giorno (qui le proiezioni matinée non sono un’eccezione), nuove produzioni indie oppure titoli classici, cult o piccole gemme poco conosciute. Insieme a questa interessantissima programmazione, la sua offerta si completa con l’esperienza di cinema più americana che possiate immaginare: cenare (e bere!) comodamente seduti in sala.

 

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Artists & Fleas Williamsburg + Smorgasburg

L’Artists & Fleas è un mercato creativo eclettico e ricco di hipster vibes che ogni settimana dà spazio alle creazioni di brand artigianali e locali. L’offerta spazia dalla moda al make up, da accessori per la casa a gioielli, pezzi vintage e oggettistica per souvenir molto diversa da quella che riempie i negozietti di Midtown.

Con la bella stagione, si può abbinare durante una mattinata del weekend con il mercato Smorgasburg, una grande fiera dedicata allo streetfood in tutte le sue declinazioni internazionali.

 

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